3c - scuola primaria "Rovani" - Sesto San Giovanni - 24 settembre 2008
Ci ritroviamo in Cascina, ci eravamo visti quasi un anno fa!
Per colpa della pioggia non eravate tornati in primavera...oggi rimediamo!
Ci incamminiamo verso lo stagno vecchi, per osservarne le differenze, se ne notiamo rispetto allo scorso ottobre. Prima di tutto oggi c'è il sole!
Seduti in cerchio proviamo a ricordarci come è nato il Parco, e soprattutto lo stagno, e le piante e gli animali osservati: il fondo dello stagno che per essere impermeabile è ralizzato con argilla, i germani, le gallinelle, la tartaruga e i vari pesci, le foglie delle ninfee.
Ribadiamo che pesci e tartarughe sono voraci predatori che nell'ambiente stagno non dovrebbero esserci! Oggi cercheremo di osservare i piccoli abitanti di questo stagno, e li confronteremo con quelli degli stagni nuovi.
Avvicinandoci la vegetazione sembra più alta di quanto la ricordiate. In mezzo al laghetto anche oggi osserviamo germani e gallinlle d'acqua, una libelula azzurra ed una rossa, pesci...
.. e una tartaruga! che al nostro passaggio decide di tuffarsi.
Giriamo intorno allo stagno per osservarlo da entrambi i lati.
Vi chiedo di avvicinarvi all'acqua e di osservare... notate qualcosa che nuoti? Insetti o altro? ma tutti non vedete nulla.
Ci spostiamo verso i laghetti nuovi, approfittandone per correre e rotolarci un po'!
Anche i laghetti nuovi vi sembrano diversi e più verdi dell'anno scorso.
Anche qui ci avviciniamo e osserviamo l'acqua... i più fortunati riescono a scorgere qualche rana mentre salta al nostro passaggio!
L'acqua qui ci riserva delle sorprese...
Vediamo qualche girino, alcuni gerridi, delle chioccioline d'acqua che osserviamo con il microscopio...
e anche uno scorpione d'acqua!
Speriamo che i girini riescano a svilupparsi prima che arrivi l'inverno!
Confrontando i due laghetti osserviamo che in quelli nuovi nell'acqua c'è più vita, perché, ipotizzate, qui no ci sono tartarughe e pesci. L'altra differenza è che qui fa più caldo e c'è più luce, perché non ci sono alberi intorno allo stagno.
E' il momento di salutarci: arrivederci!